lunedì 31 marzo 2014

INGHILTERRA, CELEBRATE LE PRIME NOZZE GAY


Allo scoccare della mezzanotte del 29 marzo 2014, sono state celebrate le prime nozze gay in Inghilterra. Quella che è stata definita una vera e propria svolta sociale è stata messa a segno da una legge voluta dal primo ministro conservatore David Cameron. Tante le bandiere arcobaleno sventolate su alcuni edifici governativi. Nonostante svariate opposizioni, il 68% della popolazione risulta, da un recente sondaggio, favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il sostegno maggiore proviene dai giovani.

I principali partiti si sono mostrati compatti nel sostenere il “Marriage (Same-Sex Couples) Act”, approvato nel luglio scorso dando il via libera al riconoscimento delle nozze tra omosessuali. Per l’Inghilterra questo rappresenta un grande passo avanti a favore di valori come l’uguaglianza e la tolleranza reciproca.

Durante l’iter legislativo un compromesso è stato tuttavia necessario. La legge esclude la chiesa anglicana dalle celebrazioni dei matrimoni di coppie dello stesso sesso, anche se l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, massima carica religiosa della Chiesa d’Inghilterra, ha parlato di una possibile apertura anche da parte delle istituzioni religiose.

Sino a poco più di dieci anni fa vigeva una legge che vietava la "promozione" dell'omosessualità. Il governo della prima ministra Margaret Thatcher fece approvare una norma che vietava alle autorità scolastiche e locali di incoraggiare o sostenere l'omosessualità o ritrarla come una "presunta relazione familiare". La legge è rimasta in vigore fino al 2003.

Le unioni civili, introdotte per dare alle coppie formate da persone dello stesso sesso le medesime tutele legali e gli stessi diritti delle persone eterosessuali, sono state approvate nel 2005. Oggi il Regno Unito è il quindicesimo Paese a legalizzare le nozze gay. Il prossimo sarà la Scozia: l’assemblea parlamentare scozzese ha approvato, infatti, una legge a favore delle nozze gay lo scorso febbraio e i primi matrimoni tra omosessuali potrebbero celebrarsi in ottobre.
(Foto fonte: Reuters)
 
 

sabato 29 marzo 2014

GRAN BRETAGNA, UNA DONNA SORDA SENTE PER LA PRIMA VOLTA


A volte i miracoli, o perlomeno quei fatti che piace definirli tali, accadono davvero ma per merito della scienza. Una donna inglese sorda dalla nascita ha sentito per la prima volta. Così Joanne Milne, dopo 39 anni di silenzio, è riuscita a percepire il primo suono della sua vita.

La donna è affetta dalla sindrome di Usher, una malattia genetica e congenita rara che provoca una sordità alla nascita associata a una graduale perdita della vista. Grazie a un’operazione chirurgica e a delle protesi elettroniche che le hanno permesso di recuperare l’udito, Joanne ha sentito attraverso l’immissione di un impianto cocleare bilaterale, ovvero un orecchio artificiale elettronico che consente il ripristino della percezione uditiva nelle persone con sordità.

Durante l’esperimento, la mamma di Joanne filmava con una videocamera speranzosa di riprendere il momento in cui sua figlia sarebbe riuscita a sentire per la prima volta. E così è stato. La donna, infatti, è scoppiata in lacrime di gioia al suono dei giorni dei mesi dell’anno pronunciati dal medico.

Joanne Milne era stata operata un mese prima dell’esperimento in un ospedale di Birmingham. Ha dovuto attendere del tempo prima di poter testare i dispositivi di prova. Gli impianti cocleari, che le hanno permesso di sentire, funzionano con elettrodi chirurgicamente posizionati vicino alle terminazioni nervose, stimolando così l’udito.

Questa storia di certo rappresenta un bel passo avanti per la medicina. Per Joanne, invece, è l’inizio di una nuova vita.
 
(Foto fonte: www.thenorthernecho.co.uk - www.reviewjournal.com)
 

 

venerdì 28 marzo 2014

MICHIGAN, MALATA DI TUMORE A 8 ANNI DIVENTA CHEERLEADER DI UNA SQUADRA DI BASKET



Lacey, di soli otto anni, è ammalata di cancro. La piccola è affetta da neuroblastoma, un tumore neuroendocrino maligno embrionario, caratteristico dei bambini, che si sviluppa in tutto il corpo attraverso le cellule nervose immature.

La sua giovane vita è stata ingiusta troppo presto con lei. La bimba però, anche dopo aver perso i capelli e aver deciso di indossare una bella parrucca bionda, non si è arresa ma ha reagito diventando cheerleader ufficiosa del giocatore Adreian Payne del Michigan State University Basketball.

L’amicizia è nata due anni fa, quando l’atleta ha conosciuto in ospedale la bambina.

A detta del papà di Lacey, i due sono molto amici e hanno creato un legame davvero speciale. La piccola definisce Adreian Payne il suo “fratellone”.

Il giocatore è diventato, ormai, un membro della famiglia e spesso si sofferma a casa della bambina solo per chiacchierare o anche per giocare ai videogiochi con i suoi tre fratelli. Alla domanda quanti fratelli hai, Lacey risponde: “Quattro”.

L’amicizia tra Lacey e Payne ha spinto i fan del Michigan State University Basketball a raccogliere dei fondi, con un’iniziativa on-line, per aiutare la piccola a curarsi.

E’ proprio vero che l’amicizia è un bene inestimabile che, talvolta, unisce persone completamente diverse grazie a un sentimento di affetto gratuito e sincero.

(Foto fonte: abcnews.go.com)
 
 

giovedì 27 marzo 2014

DANIMARCA, UCCISI 4 LEONI IN UNO ZOO



Quando si parla di belve feroci vengono in mente animali molto aggressivi come, ad esempio, il leone, molto temuto soprattutto perché carnivoro. Non sempre, però, i leoni rappresentano i carnefici. Come in questo caso. Allo zoo di Copenhagen ne hanno uccisi ben quattro, di cui due cuccioli.

Gli animali sono stati ammazzati per fare posto alle nuove generazioni in arrivo presso la struttura. Così, un leone di sedici anni e una leonessa di quattordici, poiché ritenuti anziani, sono stati addormentati e dopo soppressi attraverso un'iniezione letale. Non sono riusciti a sfuggire al tragico destino neppure i cuccioli della coppia di felini. Anche i due leoncini di dieci mesi sono stati, infatti, uccisi.

Il motivo? Dallo zoo hanno fatto sapere che si temeva che il padre, i due cuccioli maschi o altri leoni imparentati potessero accoppiarsi con le giovani leonesse consanguinee mettendo in pericolo la salute della specie. I cuccioli, invece, sono stati soppressi perché dalla direzione della struttura hanno ritenuto che i piccoli, senza i genitori, non sarebbero sopravvissuti.  

Gli animali erano sani. Adesso, una parte delle loro carcasse sarà ceduta a istituti scientifici, quello che resta sarà buttato via, a ricordare che, spesso, la vera bestia è proprio l’essere umano.
 
 

mercoledì 26 marzo 2014

IL MATRIMONIO IN RUSSIA: MAI SENZA IL “RISCATTO DELLA SPOSA”


“Gor'kiy gor'kiy!”: questo il grido con i calici alzati che elevano agli sposi gli invitati in un matrimonio russo. Letteralmente significa “amaro, amaro!” ed è l’augurio un po’ scaramantico che viene fatto alla coppia, equivalente all’italiano “bacio, bacio!”.

L’auspicio però non può essere augurato se non è prima avvenuto il “riscatto della sposa”. Tra le tradizioni del matrimonio in Russia è in voga questo gioco particolare che chiama in causa i testimoni degli sposi. Il gioco, infatti, è organizzato dalla testimone della sposa che aspetta l’arrivo dello sposo in casa. Quest’ultimo giunge accompagnato dal suo testimone che negozierà un “pagamento” per portare via la sposa. Il riscatto non deve essere pagato necessariamente  in denaro, ma diventa spesso l’occasione per aggiungere champagne, frutta e dolci ai regali degli sposi.

I testimoni non devono essere né fidanzati, né sposati. La testimone della sposa è chiamata a partecipare alla scelta dell’abito nuziale e degli accessori, inoltre organizza la festa per l’addio al nubilato e starà al fianco della sposa durante la sua preparazione prima della cerimonia.

 Anche in Russia, secondo la tradizione, lo sposo non può vedere il vestito della futura sposa prima del matrimonio. Una volta, la donna si sposava in blu. Adesso entrambi gli abiti degli sposi seguono la versione occidentale: bianco per lei, scuro per lui. Per il bouquet, il fiore più utilizzato è la rosa.

La celebrazione viene svolta come una rappresentazione teatrale, seguita da grandi festeggiamenti che si svolgono al ristorante con canti e balli.

Dopo la cerimonia, prima di accomodarsi al banchetto, si celebra il rito del Pane e Sale. Una delle due suocere attende gli sposi tenendo un vassoio con del pane e del sale. La tradizione vuole che chi tra gli sposi prenderà il pezzo di pane più grande, avrà il diritto di comandare in casa. Finito il banchetto, la sposa lancerà, tra le amiche nubili, il suo bouquet in segno di buon auspicio.

 Sempre come augurio, è usanza compiere il lancio delle colombe bianche come segno di pace, amore e devozione della coppia. Prima di rilasciare i colombi in cielo, lo sposo sussurrerà alla sposa una richiesta e, tradizione vuole, che questo suo desiderio diventerà realtà.
 
 
 
 

 

martedì 25 marzo 2014

NAURU: IL PAESE PIU’ PICCOLO DEL MONDO

L’isola di Nauru si trova nell’Oceano Pacifico ed è considerata la repubblica indipendente più piccola del mondo. Nonostante esistano Stati di dimensioni ridotte come il Principato di Monaco e la Città del Vaticano, questi non hanno istituzioni repubblicane. Nauru è l’unica nazione insulare dell’Oceania composta da una sola isola. La più piccola repubblica esistente sul pianeta ha una superficie di 21 kmq che la rende visitabile in poche ore. L’isola, che si trova in mezzo alla più grande massa d’acqua della Terra, conta poco meno di 10mila abitanti.
Nauru è l'unico Stato esistente privo di una capitale. Il distretto di Yaren rappresenta la sede del governo ed è la città di maggiori dimensioni. Viene riconosciuta come centro amministrativo perché ospita, oltre al Parlamento, gli uffici pubblici, la stazione di polizia e l’aeroporto. Anche il distretto di Aiwo però viene spesso indicato come capitale perché presenta il principale porto marittimo dell’isola, lo stadio, uno dei tre hotel, la scuola primaria e il Nauru College, che fa parte dell’Università del Pacifico del Sud.
Essendo molto piccola, Nauru riceve acqua e cibo da Australia, Usa, Regno Unito, Indonesia e Cina. La vita per gli abitanti dell’isola non è facile: la mancanza di varietà culinaria è causa di obesità e di diabete presente in quasi tutta la popolazione. I giacimenti di fosfati, da sempre principale risorsa economica, sono vicini all’esaurimento. Il 90% dei nauruani è disoccupato.

Uno dei luoghi più belli dell’isola è rappresentato dalle grotte di Moqua, presso le quali giace il Moqua Well, un lago sotterraneo. I panorami sono mozzafiato e il pensiero di trovarsi nello Stato più piccolo del mondo rende ogni momento trascorso in questo angolo di pianeta suggestivo e sicuramente indimenticabile.


 

 
 



lunedì 24 marzo 2014

MAR DEI CORALLI, IL MISTERO DELL’ISOLA FANTASMA


Si trova nel Mar dei Coralli, tra l'Australia e la Nuova Caledonia, e viene considera un’isola fantasma perché sembra apparire e scomparire dalla mappe: è Sandy Island e costituisce una piccola striscia di terra di proprietà della Francia che, probabilmente, l’ha conquistata in seguito alla politica coloniale che ha portato avanti nel corso degli anni.

Il mistero nasce perché si è scoperto che questa isola non esiste. A dimostrarlo sono stati alcuni ricercatori dell’Università di Sidney. Nel 2012 una spedizione di scienziati australiani del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation ha certificato che non ci sono isole in quella zona e che il mare è profondo oltre 1400 metri. Quindi, al posto dell’isola, ci sarebbe solo un’immensa distesa d’acqua, nonostante l’ipotetico territorio sia segnalato dalle carte geografiche. Gli scienziati della spedizione geologica di Maria Seton lo hanno scoperto dopo 25 giorni di navigazione.

Nonostante ciò, alcune mappe digitali riportano Sandy Island proprio nel punto in cui si ritiene che sia posizionata. Gli studiosi hanno cercato a lungo, ma non sono riusciti a trovare nulla. Tutto è avvolto nel mistero.

In altre cartografie digitali, nella zona in cui dovrebbe trovarsi situata la striscia di terra, in base al livello dello zoom che si adotta, a volte la terra si vede, a volte no.

Nel 1979 il servizio idrografico francese, in seguito a una campagna di rilevazioni aeree, ha rimosso l'isola dalle sue mappe. Fino a quella data molte cartine indicavano, accanto alla denominazione dell'isola, l'abbreviazione ED (esistenza dubbia), riportandone la possibile presenza per principio di estrema cautela. Nel  2000, i radioamatori della DX-pedition hanno affermato che l'isola non esiste. Anche le mappe governative francesi non riportano nulla in merito.

Si tratterebbe, quindi, di un probabile errore umano che poi si è protratto nel tempo? Di certo c’è soltanto un fatto: la Terra è in continua evoluzione, muta la sua disposizione e, forse, è davvero possibile che, secondo il flusso dei mari, la striscia di terra a volte compare, a volte no.
 
 
 

sabato 22 marzo 2014

CINA, 2 BIMBI MORTI E 30 AVVELENATI IN UN ASILO


In un asilo dello Yunnan, la provincia cinese situata nell'estremo sud-ovest della nazione, più di trenta bambini sono stati avvelenati, due sono morti. Nello specifico, sono decedute due alunne di 4 e 5 anni della scuola materna del villaggio Pinglong, mentre altri sette bimbi sono in gravi condizioni.

Secondo quanto riporta l'agenzia di informazione di Stato Xinhua, si presume che il veleno sia stato introdotto nell’asilo da uno degli alunni e condiviso con gli altri. Gli investigatori devono ancora rendere noto se si sospetta l'avvelenamento intenzionale o accidentale.

I bambini hanno ingerito tetramina, un veleno per topi bandito in Cina perché causa di diversi incidenti mortali. Il governo ha cercato per anni di proibire ai negozi di vendere il veleno conosciuto in cinese come dushuqiang ma, nonostante il divieto, il prodotto è rimasto facilmente reperibile sul mercato.

Secondo il giornale Southern Metropolis Daily, l'asilo nido privato era stato aperto poco più di un anno fa senza essere stato certificato ufficialmente.

E’ incredibile come, anche in una scuola materna, i bimbi non siano al sicuro e rischino, addirittura, la morte. I governi dovrebbero partire con i loro programmi proprio da qui, dove la sicurezza non è garantita neppure per le persone più indifese al mondo: i bambini.

(Foto fonte: China Daily/Reuters)
Nell’immagine, una mamma che piange mentre aspetta notizie sulle condizioni cliniche del figlio avvelenato.




venerdì 21 marzo 2014

GERMANIA, LA CASA CHE SUONA CON LA PIOGGIA


Una casa che produce musica con la pioggia? Esiste e si trova a Dresda, in Germania. La cittadina tedesca, dopo la guerra, ha deciso di restituire un’immagine nuova di sé dedicandosi all’arte e alla cultura. Così è stata realizzata, nel quartiere di Neustadt ubicato sulla sponda destra del fiume Elba, una parete colorata che inizia a produrre musica non appena dal cielo tedesco cadono gocce di pioggia.

La parete suona perché ricoperta da un intricato sistema di grondaie che con l’acqua iniziano, appunto, a suonare. Con la pioggia, quindi, la parete colorata di azzurro cattura l’attenzione dei passanti per la sua caratteristica di sapersi trasformare in un bizzarro strumento musicale.

La parete si trova nel Kunsthof-Passage considerato il centro del quartiere di Neustadt, costituito da un insieme di cortili, ognuno caratterizzato da un palazzo con colori e allestimenti particolari. Tra questi edifici non poteva mancare quello con i muri che suonano.

A Dresda, dunque, è davvero possibile sing in the rain!
 
 

giovedì 20 marzo 2014

GIAPPONE, NATI CORSI DI PIANTO


Una sana risata fa sicuramente un gran bene all’umore ma anche all’organismo in generale. Anche piangere però è salutare, secondo una corrente di pensiero che si sta affermando in Giappone. Proprio qui sono nati dei corsi appositi per imparare a piangere, promossi in particolare da Takashi Saga, che ama definirsi un “sommelier del pianto”.

In ogni incontro vengono viste alcune scene di film particolarmente commoventi così da provocare le lacrime. Saga sottolinea che il pianto riesce a essere uno strumento per scaricare lo stress accumulato. A detta sua, le risate rilassano solo in un momento circoscritto a dispetto delle lacrime che hanno un effetto benefico più prolungato nel tempo. Piangere farebbe, quindi, bene sia alla salute fisica sia a quella mentale.

A parte la tesi del “sommelier del pianto”, molti studi scientifici confermano che le lacrime contengono gli stessi ormoni rilasciati durante un’intensa attività fisica.

I partecipanti dei corsi di pianto hanno dichiarato, dopo aver aderito agli incontri, di sentirsi sollevati dallo stress che li affliggeva. Finita la lezione, quello che restava sul volto di ogni persona era addirittura un sorriso.

Ciò che più fa rimanere stupiti è che proprio in Giappone il pianto rappresenta un tabù. La cultura nipponica, infatti, vieta espressamente di piangere in pubblico. I corsi saranno, quindi, un modo per liberarsi di questo tabù e dare libero sfogo ai sentimenti?
 
 

mercoledì 19 marzo 2014

CANADA, I SOLDATI TORNANO A CASA


Buone notizie dal fronte. I soldati canadesi sono tornati a casa. Per il Canada, infatti, si è conclusa la missione militare in Afghanistan. Il presidio per l’addestramento delle forze locali, rimasto a Kabul dopo il ritiro formale del luglio 2011, è rientrato in patria.

Il Canada, secondo quanto riporta l’Isaf (International Security Assistance Force), è stato decisivo nello sviluppo della rete stradale e nel miglioramento delle condizioni economiche e di governance della provincia di Kandahar, luogo di nascita dei talebani e una delle zone più difficili da controllare in Afghanistan. Il suo ruolo è stato strategico in tutto il Paese grazie al proprio contributo alla missione Nato di addestramento.

Finita la missione, un pensiero va ai deceduti. Stando ai numeri di Ottawa, durante i 12 anni di permanenza canadese in Afghanistan, sono morti 158 soldati, un diplomatico, un giornalista e due contractor civili canadesi.

Una guerra causa sempre morti e feriti, lasciando un sentimento di angoscia e di paura nei cuori. Questa volta, però, un sospiro di sollievo è possibile concederselo. I militari canadesi sono tornati ad abbracciare le proprie mogli, ma soprattutto i propri bambini.

(Foto fonte: Reuters/Blair Gable)


 

 




 

martedì 18 marzo 2014

ZIMBABWE, UNO SCOIATTOLO VIVE TRA I CAPELLI DI UNA RAGAZZA


Animali e uomini spesso vivono insieme la quotidianità, affiancandosi in ogni gesto giornaliero. La storia però di questa ragazza di 16 anni è davvero una rarità.

Abby Putterill ha trovato, due mesi fa, uno scoiattolo ferito e abbandonato nella zona di Bally Vaughan Wildlife Sanctuary, in Zimbabwe. Non volendolo lasciare da solo, ha deciso di prenderlo con sé e di farlo diventare il suo migliore amico. Il simpatico animale però non vive in disparte per conto proprio in qualche area della casa della giovane, ma vive tra i suoi capelli.

Abby, dopo aver curato Hammy, ha adottato lo scoiattolo. La studentessa ha riferito ai media britannici di essere cresciuta con gli animali e che, quindi, non ha alcun problema a fare stare Hammy nella sua coda di cavallo, perché proprio tra i suoi capelli il piccolo scoiattolo si sente al sicuro.

A parte dormire e fare la doccia, i due sono praticamente inseparabili e trascorrono ogni momento della giornata insieme.  

Abby Putterill e il suo scoiattolo rappresentano davvero un esempio di amore tra uomini e animali e dimostrano che la convivenza tra tutti gli essere viventi è più possibile di quanto si possa immaginare.

(Fonte foto: Deadline News)
 
 

LA STRANIERA COMPIE 1 MESE: PIU' DI 1000 VISITE, 1000 GRAZIE

 
 
OGGI LA STRANIERA COMPIE UN MESE.
 
TANTE SODDISFAZIONI E MOLTI RICONOSCIMENTI PER UN BLOG CHE VUOLE DIVENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI DESIDERA CONOSCERE UN PO' MEGLIO QUELLO CHE ACCADE NEL RESTO DEL MONDO.
 
LE VISITE IN QUESTI TRENTA GIORNI SONO STATE PIU' DI 1000!
 
VI RINGRAZIO DAVVERO PER AVER LETTO, COMMENTATO, CERCATO E ANCHE CRITICATO, PERCHE' LE CRITICHE SONO SEMPRE COSTRUTTIVE, QUESTO SPAZIO CHE E' DI TUTTI.
 
PER NON RIMANERE "ESTRANEI" A CIO' CHE SUCCEDE LONTANO DA NOI, CONTINUERO' A SCRIVERE OGNI GIORNO, CERCANDO QUEI FATTI, QUELLE NOTIZIE, QUELLE CURIOSITA' CHE NON VI RACCONTANO.
 
PERCHE' NESSUNO, IN QUESTO MONDO, E' STRANIERO.
 
GRAZIE 1000!
 
ROsangela SCImeca

 
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 17 marzo 2014

INDIA, CHI SONO LE DALIT?


Le dalit sono le donne fuoricasta indiane attualmente considerate cittadine di seconda classe. Il loro contributo alla società è spesso sottovalutato o addirittura non riconosciuto. In tutti gli indicatori sociali, come alfabetizzazione e tasso di disoccupazione, la situazione delle donne dalit è la peggiore. Se si parla delle violenze fisiche questa categoria è la più colpita: fonti ufficiali riportano il numero di 200 donne dalit, di età compresa tra i 6 e i 70 anni, stuprate ogni anno. Molte bambine tra i 6 e gli 8 anni vengono avviate alla prostituzione e quelle che riescono a frequentare la scuola la abbandonano prima dei coetanei maschi, non andando oltre la scuola primaria.
 
Le donne dalit (appartenenti alla casta degli oppressi, gli "intoccabili", ovvero coloro che nel sistema castale indiano nascono fuori dalle quattro caste principali) svolgono i lavori più pesanti in agricoltura, nelle costruzioni o nell'industria, occupandosi contemporaneamente delle mansioni domestiche e della cura dei figli. Sono le ultime in famiglia a mangiare e se il cibo non è sufficiente per tutti sono loro a digiunare. In particolare nelle zone urbane le donne dalit sono impiegate soprattutto come spazzine in condizioni igieniche e sanitarie disastrose. In India pulire a mano le strade è vietato da più di dieci anni, ma la legge del 1993 non ha fermato il fenomeno che, oltre all'umiliazione, genera anche seri problemi di carattere sanitario e sociale, in quanto comporta l'ostracismo e l'emarginazione fisica delle dalit e dei loro figli, per i quali diventa difficile accedere a un'educazione di base.
Spesso le autorità politiche non hanno una reale volontà di affrontare il problema della riabilitazione di queste donne e, anche se esistono programmi e fondi stanziati per il loro sviluppo, niente si muove davvero.
La Anveshi Dalit Women’s Trust, fondata nel 1993 da un gruppo di donne dalit, si è posta come obiettivo quello di dare voce ai problemi di queste persone, per integrarle nella società, poiché queste donne ancora oggi non possono partecipare alle funzioni religiose e non possono fare parte di partiti politici. Anveshi vuole spronare le dalit a mettere in discussione la struttura sociale esistente, aiutandole a dimostrare le capacità che possiedono, spesso soffocate dal loro stato di emarginazione nella società. Tutto ciò si realizza attraverso la promozione della cultura di queste donne, utilizzando il folklore come forma di resistenza. Anveshi fornisce centri dove le donne sono in grado di trovare la loro identità e di discutere le problematiche dell’oppressione.
 
 


sabato 15 marzo 2014

USA, MORTO IL MARINAIO DEL CELEBRE BACIO A TIMES SQUARE

Tra sogni di rinascita post bellica e di irrinunciabile amore, all’età di 86 anni si è spento, nel Texas, il marinaio del celebre bacio di Times Square. Glenn Edward McDuffie è stato immortalato mentre baciava un'infermiera a New York nello storico scatto del 14 agosto 1945, giorno in cui negli Stati Uniti veniva annunciata la resa del Giappone. La foto, scattata da Alfred Eisenstaedt durante i festeggiamenti per la fine della seconda guerra mondiale, divenne un simbolo di gioia. L’immagine ha fatto il giro del mondo, rappresentando una delle fotografie più famose della storia contemporanea.
Il settimanale Life, che rese celebre lo scatto, non ha mai reso nota l’identità dei due protagonisti della foto. Così, nel corso degli anni, molti hanno dichiarato di essere i ragazzi dell’immagine diventata l’icona della fine della guerra.
 
Nel 2007 si scoprì con certezza che era Glenn Edward McDuffie il marinaio del bacio. Proprio McDuffie dichiarò allora: “Mi trovavo a New York. Stavo scendendo da una metro per salire in un’altra, quando ho saputo della resa del Giappone. Ero così felice che uscii dalla stazione in cui mi trovavo e corsi per strada. Lì vidi una infermiera. I nostri sguardi s’incrociarono felici. La ragazza mi fece un grandissimo sorriso e mi lanciai subito per abbracciarla e baciarla, senza dire una parola. Poi presi la metro e tornai a Brooklyn”.
 




 

venerdì 14 marzo 2014

INDIA: È NATA UNA BIMBA CON DUE TESTE



Sono finiti i tempi in cui si scopriva il sesso del nascituro solo dopo il parto perché, oggi, grazie alle ecografie è possibile conoscere quasi ogni dettaglio del bimbo che nascerà.

Quando si è poveri però, le ecografie rappresentano, talvolta, un lusso che non è possibile concedersi. E’ il caso di una giovane donna indiana che non ha potuto sottoporsi a controlli medici nel corso della gravidanza per mancanza di risorse economiche adeguate.

 Così, dopo aver partorito, la ragazza ha trovato una sorpresa: la sua bimba ha due teste. La piccola ha, infatti, due colli e anche due colonne vertebrali, ma un solo corpicino. La bambina, sotto stretta osservazione in terapia intensiva neonatale, pesa circa 3,4 kg e non ha ancora un nome.

Purtroppo i medici temono che le sue possibilità di sopravvivenza siano scarse. Si spera in un intervento da eseguire tra qualche tempo che possa consentire alla piccola di avere una vita normale.

Un tempo, simili nascituri sarebbe stati, erroneamente, considerati delle disgrazie, addirittura dei mostri o delle creature immonde. Adesso rappresentano un dono molto speciale che necessita soltanto di un amore profondo e di tanta cura.

(Foto fonte: abcnews.go.com)
 
 

 

giovedì 13 marzo 2014

USA: UNA DONNA VIVE DA 14 ANNI CON DEI MANICHINI



Si chiama Suzanne Heintz ed è una donna americana molto particolare: per dimostrare di non aver bisogno di un uomo accanto per essere felice, vive da 14 anni con dei manichini che porta con sé ovunque. Suzanne è una direttrice artistica decisamente “sopra le righe” che con tanta ironia tratta i suoi manichini come se fossero dei veri esseri umani.

L’idea bizzarra è venuta in mente alla donna dopo le insistenti domande degli amici che le chiedevano come mai fosse ancora single. Suzanne si è, quindi, creata una famiglia da sola composta, appunto, da manichini. Per dimostrare che l’esperimento è reale, la donna si è fatta fotografare con i suoi modelli per 14 anni durante la propria quotidianità o nei propri viaggi in giro per il mondo. Gli scatti sono stati pubblicati nel suo sito.

Perplessità a parte, ognuno è libero di stare da solo come crede. Se da questa solitudine può nascere anche qualche nuova idea unica e divertente, sarà bello apprezzarne l’inventiva. Come in questo caso.

(Foto fonte: suzanneheintz.prosite.com)
 




 
 

mercoledì 12 marzo 2014

ARIZONA, CHIHUAHUA TERRORIZZANO UNA CITTÀ



A dispetto della loro piccola taglia, i chihuahua sono riusciti a terrorizzare l’intera città di Maryvale, in Arizona. Un gruppo di randagi appartenenti a questa razza scorrazza per le vie della cittadina aggredendo la gente. Il branco di chihuahua, inoltre, infastidisce i residenti con latrati notturni.

Complice la crisi, le numerose famiglie di origine messicana che risiedevano in città sono tornate in Messico, abbandonando i loro animali domestici. I cani divenuti randagi hanno formato così un branco molto aggressivo.

I funzionari addetti al controllo degli animali locali hanno dichiarato di contrastare il fenomeno con difficoltà perché il gruppo di chihuahua aumenta giornalmente a causa della mancanza di sterilizzazioni. Inoltre gli abbandoni continui accrescono l’emergenza randagi.

Sono più di seimila le chiamate arrivate negli uffici per il controllo degli animali da parte di residenti esasperati dal continuo abbaiare dei cani che si spostano in grandi branchi inseguendo, in particolare, i bambini.

 Le soluzioni che si prospettano adesso sono due: la lotta agli abbandoni e la castrazione. I funzionari stanno promuovendo delle campagne informative in merito.

Intanto chiunque abiti in Arizona e desideri un chihuahua può farsi avanti: è il momento giusto per esaudire questo desiderio.
(Foto fonte: Fox News Latino)