mercoledì 31 dicembre 2014

BUON 2015! AUGURI DALLA STRANIERA


CARI MIEI LETTORI AMANTI DEL MONDO E DEI PAESI LONTANI,
PER QUESTO NUOVO ANNO IN ARRIVO VOGLIO AUGURARVI TUTTA LA FELICITA' CHE DESIDERATE, AFFINCHE' LA GIOIA E LA SERENITA' POSSANO REGNARE NEI VOSTRI CUORI E NELLE VOSTRE ANIME.
IN QUESTO PERIODO DI AUSTERITA', VOGLIO AUGURARVI SOPRATTUTTO DI PROVARE A CONOSCERE IL PIU' POSSIBILE CIO' CHE VI CIRCONDA PER SAPER DISCERNERE LA VERITA' DALLA MENZOGNA. VIVIAMO TEMPI DIFFICILI E MAI COME ADESSO IL VALORE DELLA CULTURA E DELLA SANA INFORMAZIONE E' FONDAMENTALE PER FAR Sì CHE LA LIBERTA' DI CIASCUNO SIA SEMPRE SALDA. SOLO COSI' POSSIAMO PRESERVARE I NOSTRI DIRITTI E DAR VALORE E DIGNITA' AI NOSTRI DOVERI.
DA "STRANIERA" DEVO RICORDARVI, INOLTRE, DI NON AVER PAURA DEL DIVERSO, DI NON TEMERE LA GENTE CHE PROVIENE DA UN ALTRO PAESE SOLO PERCHE' MAGARI LA SUA PELLE E' PIU' SCURA DELLA NOSTRA O PERCHE' NON PARLA LA NOSTRA STESSA LINGUA.
RICORDATE SEMPRE CHE LA DIVERSITA' E LA PLURALITA' RAPPRESENTANO UN VALORE AGGIUNTO E UNA RISORSA FONDAMENTALE PER LA CRESCITA DI TUTTI, SIA COME UOMINI E DONNE SIA COME CITTADINI.
VI AUGURO DI NON DIVENTARE UNO STRUMENTO PER LA CLASSE POLITICA CORROTTA PER ACCAPARRARSI VOTI IN CAMBIO DI PROMESSE VANE.
VI AUGURO DI USARE SEMPRE E SOLO LA VOSTRA TESTA E LA VOSTRA CAPACITA' CRITICA PER ANALIZZARE NON SOLTANTO I FATTI E GLI EVENTI CHE VI CIRCORDANO MA ANCHE QUELLI CHE ACCADONO DALL'ALTRA PARTE DEL GLOBO... PERCHE' CI RIGUARDANO PIU' DI QUANTO POSSIAMO IMMAGINARE.
SE POTETE, CERCATE DI STUDIARE ALTRE LINGUE E CONOSCERE DIFFERENTI CULTURE, RELIGIONI E USANZE PERCHE' VI POTRA' RENDERE PERSONE MIGLIORI E PIU' LIBERE.
LA LIBERTA' E' CONOSCENZA.
VI AUGURO DI VIAGGIARE PER IL MONDO E SE NON NE AVETE LA POSSIBILITA'... RICORDATEVI CHE "LA STRANIERA" E' SEMPRE PRONTA A RACCONTARVI CURIOSITA', FATTI, NOTIZIE, VICENDE E AVVENIMENTI CHE ARRIVANO DA OGNI ANGOLO DELLA TERRA...
BUON 2015!

E RICORDATE:
 
"Se ognuno di noi sposasse una persona di razza diversa,
basterebbe una sola generazione per cancellare tutti i pregiudizi".





martedì 23 dicembre 2014

COREA DEL NORD, È CYBERGUERRA CON GLI USA SUL CASO SONY


La Corea del Nord torna alla ribalta a seguito del Sony Hack. Lo scorso giugno, infatti, l’ambasciatore nordcoreano ha scritto una lettera al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, in cui accusava gli Stati Uniti di pubblicizzare atti di guerra e terrorismo attraverso un film. La pellicola alla quale si riferiva il segretario (senza indicarne il nome) è The Interview, storia di due giornalisti assoldati dalla Cia per assassinare Kim Jong-un, il leader del regime dittatoriale nordcoreano. La produzione è della Sony Pictures Entertainment, che ha sede in California e fa parte della Motion Pictures Association of America. Il film doveva uscire nelle sale questo Natale ma a novembre la Sony Pictures Entertainment è stata hackerata. I dipendenti non riuscivano ad accedere alla rete aziendale. Sui monitor apparivano scheletri e una scritta “Hacked by GOP”, dove GOP sta per Guardians of Peace. L’azienda scopre presto che tutti i dati interni sono stati cancellati e che una grande quantità di documenti e informazioni riservate è stata pubblicata online. A dicembre l’Fbi fa sapere di stare indagando sul caso e in maniera informale inizia a indicare come responsabile del fatto, tramite fonti governative anonime, la Corea del Nord.

Intanto, ieri, nella cosiddetta Repubblica Popolare Democratica di Corea si sono registrati vari black out di Internet. Non è chiara la ragione dei problemi di collegamento della capitale Pyongyang alla rete e se si tratti di una rappresaglia americana dopo l'azione degli hacker sulla Sony. Sta di fatto che nelle scorse 24 ore l’accesso del Paese al web era bloccato. Importante ricordare che la rete coreana chiamata Kwangmyong non è connessa alla rete mondiale ma è isolata. Permette soltanto di mandare email, visitare i siti di regime, leggere le news (anche quelle controllate) e accedere a una biblioteca elettronica.

Oggi sono stati ripristinati alcuni servizi Internet. A riferirlo è la Bbc online. Le autorità nordcoreane non hanno fatto annunci, ma esperti americani hanno riferito di un miglioramento della situazione.

La querelle tra Stati Uniti e Corea del Nord, nel frattempo, è approdata alle Nazioni Unite.  
Il Consiglio di Sicurezza ha dato l’assenso a maggioranza a inserire in agenda una discussione sulla situazione dei diritti umani nello Stato socialista.
 
(Fonti: wired.it - ANSA - it.euronews.com - focus.it - larepubblica.it /foto fonte: wired.it - Getty Images)
 
 
 
 

venerdì 5 dicembre 2014

GERMANIA, STACCATA LA SPINA A RAGAZZA-CORAGGIO DI SOLI 23 ANNI


Una spina, solo una spina la separava dalla morte. Proprio quel filo che la teneva in vita e segnava il confine con l’aldilà è stato staccato, segnando la fine di un’esistenza di coraggio e altruismo. E’ la storia di Tugce Albayrak, giovane uccisa per aver difeso due ragazzine dalle molestie di un branco di bulli.

Circa quindici giorni fa, nei bagni di un fast-food di Offenbach, poco distante da Francoforte, la studentessa tedesca di origine turca si è trovata, per caso, ad assistere a un tentativo di stupro da parte di alcuni balordi su due minorenni ubriache. Tugce, di fronte alla scena, non si è tirata indietro ed è intervenuta riuscendo a salvare le malcapitate. Purtroppo il triste episodio non si è concluso in quella toilette ma ha avuto il suo terribile epilogo nel parcheggio della panineria. Proprio qui, infatti, uno dei bulli, un diciottenne, ha raggiunto la giovane sferrandole un pugno in pieno viso e stendendola, quindi, al suolo. Priva di sensi, Tugce è entrata in coma per non uscirne mai più.

Dopo due settimane di agonia, i genitori della ventitreenne hanno deciso di spegnere i macchinari che avevano, fino al momento della decisione definitiva, tenuto artificialmente in vita la figlia. La ragazza era stata dichiarata cerebralmente morta pochi giorni prima.

Ha salutato la sua breve esistenza così l’impavida Tugce, morendo il giorno del suo stesso compleanno. La storia di questa giovane ragazza però continua a inzupparsi di amarezza. Le due ragazzine che ha salvato sono scomparse. Per proseguire le indagini, la polizia ha bisogno delle testimonianze delle due aggredite ma queste non si sono ancora fatte vive e la risoluzione del caso è zoppicante. Alle due minorenni si è rivolto, con un appello, il padre della studentessa: “Mia figlia vi ha salvato. Ha fatto di tutto perché non vi accadesse nulla. Si è addirittura sacrificata per voi! Per questo, vi prego, andate dalla polizia e rilasciate la vostra testimonianza. Tugce non tornerà più, ma voi glielo dovete: testimoniate!”. A ciò si è aggiunta l'indifferenza in cui si sono consumati quei momenti di violenza: i dipendenti del fast-food, oggi difesi dalla ditta, non sono intervenuti.

Uccisa anche dall'indifferenza, Tugce Albayrak, già icona di coraggio, potrebbe essere insignita della croce al valore civile, come ha proposto il presidente della Repubblica federale, Joachim Gauck, con l'appoggio del governo della cancelliera Angela Merkel. Sono già 160mila le firme per una petizione per concederle la croce al merito federale. Il suo gesto, infatti, non è passato inosservato: sono decine di migliaia i messaggi su Facebook e su Twitter per lei. Cinquantamila chiedono che le sia conferita la più alta onorificenza del Bund tedesco, 89mila sostengono un gruppo a suo nome. Per moltissimi è già "un angelo", "un'eroina", un "modello di coraggio civile". Una folla di circa 1500 persone ha partecipato alla cerimonia funebre per darle l'estremo saluto. Anche il governatore dell'Assia, Volker Bouffier, e l'ambasciatore turco in Germania, Hueseyin Avni, erano presenti.

Intanto il diciottenne, di origine serba, accusato di averla uccisa si trova in carcere, in custodia cautelare. Rifiuta di rilasciare qualsiasi dichiarazione dopo una parziale, prima ammissione. A incriminarlo le telecamere del parcheggio del fast-food. L'autopsia al momento non sembra aver precisato se a uccidere la ventitreenne sia stato direttamente il pugno o il colpo sull'asfalto. Forse potranno aiutare a chiarire meglio l'intera vicenda alcuni nuovi testimoni ascoltati dagli investigatori.

 “Quella ragazza merita tutto l’apprezzamento da parte nostra e da parte di coloro che si potrebbero trovare in una situazione simile - ha affermato un pensionato di Francoforte durante il funerale -. Sarà un esempio per tutti noi”.
La mamma della giovane confida: "La mia Tugce voleva fidanzarsi prima di Natale".
 
(Foto fonte: www.bild.de)