mercoledì 18 febbraio 2015

WWW.LASTRANIERA.IT: COSì LA STRANIERA FESTEGGIA IL SUO PRIMO ANNO SUL WEB

BUON COMPLEANNO A
"LA STRANIERA"!





CARI LETTORI,
OGGI E' IL 18 FEBBRAIO... E' PASSATO UN ANNO INTERO DA QUANDO "LA STRANIERA" E' SBARCATA SUL WEB.
QUESTO PRIMO COMPLEANNO LO VOGLIO FESTEGGIARE CON VOI CONDIVIDENDO I PRIMI BILANCI DI QUESTI 12 MESI.
 
I VOSTRI NUMEROSI CONTATTI MI HANNO LUSINGATA MA SOPRATTUTTO MI HANNO INCORAGGIATA PER CONTINUARE A RENDERE "LA STRANIERA" SEMPRE Più COMPLETA DI CONTENUTI MA SOPRATTUTTO Più RICCA DI STORIE COINVOLGENTI.
 
"LA STRANIERA" OGGI SPEGNE LA SUA PRIMA CANDELINA RINGRANDOVI TUTTI E INVITANDOVI A CONTINUARE A LEGGERE I POST SUL NUOVO DOMINIO WWW.LASTRANIERA.IT.
 
"LA STRANIERA", INFATTI, HA DECISO DI MIGLIORARSI CON UNA NUOVA PIATTAFORMA CHE INVITA PROPRIO VOI LETTORI A DIVENTARE I PROTAGONISTI DI EVENTI, FATTI, CURIOSITA' E IMMAGINI.
 
NELLA SEZIONE “LE FOTO PIÙ BELLE DAL MONDO” SI POTRANNO AMMIRARE GLI SCATTI INVIATI DA VIAGGIATORI, TURISTI E CHIUNQUE DESIDERI INVIARE IL PROPRIO CONTRIBUTO.
MENTRE NELL’AREA DEL BLOG “RACCONTA LA TUA AVVENTURA ALL’ESTERO”, VOI LETTORI POTRETE DIRE LA VOSTRA CON UN ARTICOLO, CONDIVIDENDO LA VOSTRA ESPERIENZA ACQUISITA FUORI DAI CONFINI DELL’ITALIA.
 
PERTANTO, DA OGGI, "LA STRANIERA" CAMBIA VOLTO E DIVENTA LASTRANIERA.IT
 
365 VOLTE GRAZIE!


VI ASPETTO SU
 
 




Se vuoi raccontare sul blog La Straniera la tua avventura, il tuo viaggio, la tua esperienza all’estero e pubblicare le tue foto scattate in giro per il mondo, scrivi una e-mail a redazione@lastraniera.it




venerdì 13 febbraio 2015

CILE, APERTURA ALL’ABORTO CON UN PROGETTO DI LEGGE


Sono circa 16,500 le donne cilene che, ogni anno, arrivano negli ospedali con gravidanze a rischio per malformazioni del feto incompatibili con la vita e per complicanze che minacciano l’esistenza della partoriente stessa. L’aborto però non può essere la soluzione perché non è concesso dalla legge che considera la pratica un reato. Oggi, infatti, in Cile l’interruzione di gravidanza può essere punita con pene dai 3 ai 5 anni di carcere. Dietro alle sbarre, dunque, le donne che hanno abortito perché vittime di violenza sessuale.

Secondo alcune stime, sono più di 130mila le gestazioni interrotte clandestinamente ogni anno. Impossibile, comunque, avere un dato preciso considerato che la pratica abortiva avviene illegalmente.

Eppure nel Paese l’aborto terapeutico è stato legale per più di cinquant’anni fino a quando è stato vietato nel 1989 dall’ex dittatore Augusto Pinochet. Sono seguiti 24 anni di democrazia in cui, a causa dei gruppi conservatori e delle pressioni della Chiesa cattolica, non è stata reintrodotta la possibilità di abortire.

Per segnare una frattura nel muro del conservatorismo religioso e politico e del bigottismo ipocrita che preferisce veder morire le donne per una preannunciata gravidanza a rischio piuttosto che fare un passo avanti verso un’autentica democrazia, bisogna attendere il 2014, anno in cui viene rieletta presidente del Cile Michelle Bachelet.

Durante il suo primo mandato da capo dello Stato iniziato nel 2006 e terminato nel 2010, Bachelet ha combattuto a lungo per garantire a tutte l’accesso alla pillola del giorno dopo. Ha anche diretto l’Un Women, l’ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’autonomia delle donne.

Punto di forza del programma politico del nuovo mandato di Michelle Bachelet è proprio la legalizzazione dell’aborto terapeutico. Il 31 gennaio di quest’anno (nella stessa settimana in cui sono state approvate le unioni civili anche per le coppie gay) viene, quindi, presentato in Parlamento un progetto di legge per eliminare, una volta per tutte, il divieto assoluto di interrompere la gravidanza.

Il disegno di legge depenalizza l’aborto in caso di stupro, di pericolo “presente o futuro per la vita della madre” e di “malformazioni fetali incompatibili con la vita extrauterina”. Concesso il diritto di obiezione di coscienza ai medici.

Forse, grazie a questo progetto di legge, le donne cilene potranno riappropriarsi di se stesse. Sono primi passi. Si spera diventino le impronte lasciate indietro da una democrazia che ha intrapreso il cammino del progresso partendo dalla salvaguardia dei suoi cittadini. Cittadine, per l’appunto.

(Fonti: lainfo.es – foto, distintaslatitudes.net – Internazionale)
 
 

lunedì 9 febbraio 2015

FLORIDA, PARTORISCE UN BIMBO DI 6 CHILI. E’ RECORD.


Neppure lo aveva capito Maxxzandra Ford che stava crescendo nel suo grembo un bimbo che sarebbe arrivato a pesare 14,1 pounds, ovvero 6 kg e 300 grammi. Pensava semplicemente di essere ingrassata. Il marito, Allen Denton, però l’ha convinta a fare il test di gravidanza il cui risultato ha fatto dileguare ogni dubbio: c’era un neonato in arrivo.

Alla prima visita ginecologica, i medici del St. Joseph's Hospital di Tampa, importante città degli Stati Uniti posta sulla costa occidentale della Florida, hanno confermato che Maxxzandra era incinta di 35 settimane.

Considerato il peso della donna che aumentava più della norma, Maxxzandra era convinta di aspettare due gemelli perché lei stessa è una gemella. Si è pensato, quindi, a un parto gemellare.

Pensiero smentito al primo esame con gli ultrasuoni: in arrivo non c’erano due bambini ma uno solo il cui peso, secondo le aspettative, sarebbe stato di ben 10 pounds.

La vera sorpresa, però, è giunta al momento del parto: Ford ha dato alla luce, senza ricorrere al cesareo, un neonato di 14,1 pounds, superando tutte le previsioni. “Quando ho sentito uscire la sua testa - ha dichiarato la donna -, sapevo che il suo peso era superiore a 10 pounds”.

Il piccolo, soprannominato dal team di medici "The Big Baby", si chiama Avery Denton Ford ed è nato il 29 gennaio scorso. Sia la mamma sia il nascituro stanno bene e usciranno dall’ospedale nei prossimi giorni. Maxxzandra e il marito Allen sono genitori anche di una bambina di sei anni e di un bimbo di un anno.

Nell'ospedale della Florida dove è venuto al mondo, Avery ha battuto il record per il maggiore peso alla nascita. Nonostante il suo primato, è ben lontano dal bambino più grande mai nato secondo il Guinness World Records: un neonato di 23 pounds, circa 10 kg e 433 grammi, dato alla luce dalla canadese Ann Bates nel 1879.   
(Fonte: abcnews.go.com)

 

venerdì 30 gennaio 2015

RUSSIA, OLIGARCA ABBANDONA LA RICCHEZZA PER LA LIBERTA’


Non sempre i soldi fanno la felicità. Lo ha capito bene German Sterligov, milionario russo che ha lasciato tutto per andare a vivere in campagna. Follia? A detta dell’oligarca, un’intelligente scelta di vita in nome della libertà.

Vivo nella bambagia. Sono libero - ha dichiarato -. Non dipendo da nessuno, siamo totalmente autosufficienti. Molti miei amici pensano io sia uscito di testa, ma credo che i fatti mi stiano dando ragione”.

Niente rimorsi, dunque, per Sterligov. E dire che a soli 24 anni ha fondato un’azienda che gli ha permesso di diventare uno degli uomini più ricchi e potenti della Russia. Dopo la caduta del comunismo, l’oligarca, approfittando della mancanza di una regolamentazione nel Paese, ha costruito rapidamente un impero economico con uffici anche New York e a Londra. La sua scalata verso il successo cominciò quando prese in prestito denaro dalle istituzioni finanziarie. Dopodiché investì in azioni e creò una società commerciale internazionale. Nel periodo di massimo splendore, l’impresa contava più 2,500 persone assunte.

L’ambizioso Sterligov, in seguito, ha tentato anche di correre per la presidenza russa a metà degli anni Duemila. Un giorno però, anche a causa della crisi, ha deciso di cambiare il corso del suo destino per essere completamente autosufficiente dalla società. Così ha costruito una fattoria in campagna per andarci a vivere con tutta la sua famiglia. Adesso mantiene se stesso, la moglie e i figli con i frutti provenienti dalla terra che coltiva. “Siamo riusciti a fuggire da Mosca e dalla sua atmosfera mercenaria, piena d’invidia e trambusto”, ha raccontato.

Nella sua nuova casa non c’è elettricità e l’abitazione più vicina si trova a 11 km di distanza. Ma, talvolta, come insegna German, la vera ricchezza è lontana dai grattacieli e più vicina alla natura.

(Fonti: news.bbc.co.uk / notizie.delmondo.info / Youtube)

GUARDA IL VIDEO SULLA VITA DI GERMAN STERLIGOV CLICCANDO SUL LINK
 
 
 
 
 
 
 

 

venerdì 23 gennaio 2015

REGNO UNITO: ESTINGUE IL MUTUO MA, MALATO DI CANCRO, RISCHIA LO SFRATTO


E’ proprio vero che nel momento del bisogno l’umanità, spesso, si ritrova unita nella battaglia che di uno diventa di tutti. Come accade a Nottingham, città del Regno Unito, capoluogo della contea del Nottinghamshire, in Inghilterra. Proprio qui, oggi, si sono riunite più di 300 persone per dare il proprio sostegno a Tom Crawford. Quest’uomo di 63 anni è malato di cancro e sta combattendo contro la malattia per continuare a vivere. Ma un’altra lotta si è aggiunta a quella in corso. La Bradford & Bingley, banca britannica specializzata nel credito immobiliare, ha messo alla porta Crawford rivalendosi sul suo mutuo. A detta, infatti, dell’Istituto di credito ipotecario, l’uomo deve ancora saldare un debito di circa 43mila dollari. Secondo Tom, invece, il mutuo è stato già estinto e non deve neppure un penny.

 
La figlia di Crawford ha promosso una richiesta di sostegno su Facebook, accolta con successo. Centinaia di persone, infatti, si sono radunate attorno alla casa per unirsi a questa battaglia. Molti arrivano da altri Paesi, come l’Irlanda, per sostenere la nobile causa.
Lo stesso riscontro positivo si registrò l’anno scorso nel mese di luglio, quando confluirono in quella piccola stradina di Nottingham, dove vi è l’abitazione di Crawford, più di 200 stranieri. In quell’occasione, era arrivato un avviso di sfratto sempre da parte della Bradford & Bingley Bank. Allora, la protesta diede i suoi frutti sperati e l’ipotesi di sfratto sfumò. “Anche questa volta sono determinato - ha dichiarato Tom -. Non me ne vado da questa casa. Ci ho vissuto per ben 25 anni”. Per la seconda volta, l’uomo è costretto a difendersi dagli ufficiali giudiziari.

Crawford ha anche girato un video nel 2014 sulla sua drammatica situazione e lo ha caricato su YouTube. Circa 25,60o le visualizzazioni. Anche quest'anno, il 17 gennaio, ha postato un nuovo appello registrando più di 4,300 visite.

Andrew Southard, uno di quelli che ha risposto alla richiesta, ha guidato quasi 100 miglia per aiutare Crawford anche questa volta. "Il sostegno è molto apprezzato da Tom - ha confermato -. Spero che le persone che arrivano qua aumentino sempre di più".

Intanto la UK Asset Resolution Limited, una holding che opera per conto di Bradford & Bingley, fa sapere:"L'Istituto ha seguito le procedure legali corrette e ora è legalmente autorizzato a prendere possesso della struttura a seguito della sentenza del giudice e della corte. Abbiamo un ordine di possesso valido che è esecutivo".

Chi ha ragione? Schierati su un fronte oppure su quello opposto, di certo un'intera famiglia rischia di finire sotto i ponti e di combattere il cancro senza un tetto sicuro sopra la testa. Si dice che l'unione fa la forza. Speriamo che anche questa volta sia così.
(Fonti: nottinghampost.com - itv.com/news - YouTube)
 
GUARDA L'APPELLO DI TOM CRAWFORD CARICATO DA LUI STESSO SU YOUTUBE
                                                          CLICCA QUI
 
                                                 https://www.youtube.com/watch?v=1_np7fv2xxs
 
 
LE CENTINAIA DI PERSONE ACCORSE DA OGNI LUOGO DEL REGNO UNITO PER SUPPORTARE TOM E LA SUA FAMIGLIA.
 
 

lunedì 19 gennaio 2015

GRAN BRETAGNA, CAPITANO DELL’ESERCITO DIVENTA DONNA AL RITORNO DAL FRONTE


Diventare donna ha rappresentato una battaglia ben più grande di combattere al fronte. Così Hannah Winterbourne ha definito la sua esperienza di cambiamento di sesso. Unico caso di ufficiale transgender nell'esercito, il capitano britannico ha dichiarato di aver trovato se stessa mentre era in missione in Afghanistan. Proprio combattendo al fronte, la Winterbourne ha deciso di diventare, da giovane uomo, una ragazza.

Già all’età di 23 anni, era sorto in lei il desiderio di mutare genere. Solo in seguito però decise di portare avanti la trasformazione, iniziando la terapia ormonale. Hannah Winterbourne ha confidato di aver vissuto per tanti anni una recita, soprattutto quando dovette passare alla prima unità e gestire, sotto il proprio comando, numerosi soldati. In quel periodo sopportò la sua condizione di uomo per il bene della missione.

Al rientro però, il capitano dei Royal Electrical Mechanical Engineers ha trovato il coraggio per intraprendere il cambiamento. La 27enne, che ha comunicato la decisione ai suoi superiori, si è detta felice per il gesto compiuto.

Nonostante adesso il capitano britannico vesta i panni di una signora, il suo sogno rimane sempre lo stesso: diventare un ufficiale di sua maestà. Una ufficiale gentildonna.
 

(Fonti: www.telegraph.co.uk - www.thesun.co.uk)
 

 
 

venerdì 16 gennaio 2015

PAKISTAN, UNA CREATURA MITICA METÀ DONNA E METÀ VOLPE ALLO ZOO


Si chiama Mumtaz Begum Africa Wali ed è una creatura leggendaria nata in Africa 35 anni fa. Si nutre di frutta e succhi ma anche di dolci. Conosce molte lingue e svariati dialetti e sa anche predire il futuro. Finzione o realtà? Se si dovesse guardare con gli occhi di un bambino, questa creatura metà volpe e metà donna sembrerebbe proveniente dal mondo dei miti e delle leggende e lascerebbe, quindi, attorno a sé il dubbio sulla sua reale esistenza. Con gli occhi di un adulto, invece, tutti i dubbi sono fugati all’istante quando si entra allo zoo di Karachi, in Pakistan. Questa, infatti, è la “dimora” dell’ibrido animale che, in realtà, è un uomo travestito da donna. Si tratta di una finzione divenuta la principale attrattiva del giardino zoologico pakistano. Il giovane, che fa quello che si potrebbe benissimo definire come uno dei mestieri più “strani” al mondo, si chiama Murad Ali. Il trentatreenne, che ha “conquistato” questo posto di lavoro, ha seguito le orme del padre che smise di interpretare il ruolo 16 anni fa. Il ragazzo impersona la mitica figura con entusiasmo: “La gente che viene qua va via felice. E saperlo rende felice anche me. C’è un legame d’amore tra loro e me. La vita è molto breve: dovrebbe essere impiegata regalando sorrisi”.

Come ogni “stranezza” che si rispetti, non mancano le opposizioni e le critiche che hanno definito l’esibizione “deprecabile e ignobile”. Lo zoo, nella persona del direttore responsabile, ha ricevuto pareri contrari perché molti ritengono che natura e fantasia non andrebbero mescolati. Alcuni visitatori, invece, hanno apprezzato lo spettacolo affermando che Mumtaz Begum Africa Wali è solo un’invenzione per suscitare divertimento e curiosità senza ledere o offendere nessuno. Intanto, dopo questa nuova attrattiva, tra l’altro a norma di legge, il pubblico è aumentato.

Perché a impersonare questa creatura mitica metà donna e metà volpe non è una ragazza? Il direttore ha spiegato che la scelta di un attore è ricaduta su un uomo per tutelare l’interprete dello spettacolo da eventuali commenti negativi. Se qualcuno volesse candidarsi per ricoprire questo insolito ruolo si prepari bene per le selezioni. Dallo zoo fanno sapere che, oltre alle doti recitative, passano al vaglio anche il numero di dialetti e lingue che il candidato conosce, fondamentali per interagire al meglio con i visitatori.
(Fonte: notizie.delmondo.info - m.niusnews.com)
 
GUARDA IL VIDEO SU Mumtaz Begum Africa Wali AL LINK