Degli archeologi
hanno scoperto, nella Cina occidentale, il più vecchio pantalone che esista al
mondo. Datato tra il XIII e il X secolo a. C., questo esemplare è stato
inventato, con molta probabilità, per montare a cavallo in maniera più agevole.
L’animale, infatti, era molto utilizzato nelle steppe dell’Asia centrale, per
cui si presume che questo indumento sia stato creato dai cavalieri del tempo.
Gli archeologi
hanno scoperto i pantaloni dentro una tomba all’interno di un grande cimitero
di ben cinque ettari situato nel deserto di
Taklamakan, nella regione autonoma dello
Xinjiang, nella parte occidentale della Repubblica Popolare Cinese. Taklamakan
è un termine che nella lingua uigura, una specie di turco che si parla nella
regione dello Xinjiang, significa: «Se ci vai, non ne esci più». Questo deserto è considerato come uno dei posti
più inospitali della Terra. Nonostante ciò, il luogo è conosciuto per l’eccellente
conservazione di mummie e tessuti.
Nella tomba gli archeologi hanno trovato un uomo,
di circa 40 anni, circondato da numerosi oggetti in bronzo, legno, oro, pietra,
conchiglia, pelle e lana. Tra i vari indumenti,
è stato rinvenuto il pantalone più antico esistente finora. L’esemplare in lana
è decorato con motivi a zig-zag. A detta degli studiosi, non rappresenta un
capo funerario. Il cavallo del pantalone non presenta alcuna cucitura e questo fa
pensare che sia stato ideato per l’equitazione.
(Foto fonte: lemonde.fr)
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