Una
recente pubblicazione di due sociologi, Esther Friedman della RAND Corporation
e Robert Mare dell’UCLA, pretende di dimostrare che i genitori dei ragazzi che
hanno frequentato l’università, o la stanno frequentando, vivrebbero circa due
anni in più dei genitori dei giovani che hanno interrotto i loro studi dopo
aver conseguito il diploma di scuola superiore.
Friedman e Mare hanno esaminato
più di 25.000 individui, ovvero un campione rappresentativo (dal 1992 al 2006) a livello
nazionale di
americani di età dai 51 anni in
poi. Grazie a questo studio hanno scoperto che l'effetto dell'educazione dei bambini sulla speranza di vita dei genitori non era solo una coincidenza.
Gli autori sostengono che il rapporto tra l'educazione dei figli e
la durata della vita dei genitori
ha una correlazione maggiore, ad esempio, per le morti
legate a fattori comportamentali e
alle malattie che si possono prevenire. Questo
suggerisce che i giovani con una
istruzione universitaria sono in grado di influenzare il comportamento dei
loro genitori in modo positivo. Proprio secondo questo
principio i parenti di questi ragazzi vivrebbero, dunque, più a lungo. Una
prole, infatti, colta e preparata può
migliorare e accrescere le aspettative di vita dei rispettivi
genitori.
(Foto fonte: www.nytimes.com)
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