La
Corea del Nord torna alla ribalta a seguito del Sony Hack. Lo scorso giugno,
infatti, l’ambasciatore nordcoreano ha scritto una lettera al segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, in cui accusava gli Stati Uniti di pubblicizzare
atti di guerra e terrorismo attraverso un film. La pellicola alla quale si
riferiva il segretario (senza indicarne il nome) è The Interview, storia di due giornalisti assoldati dalla Cia per
assassinare Kim Jong-un, il leader del regime dittatoriale nordcoreano. La
produzione è della Sony Pictures Entertainment, che ha sede in California e fa
parte della Motion Pictures Association of America. Il film doveva uscire nelle
sale questo Natale ma a novembre la Sony Pictures Entertainment è stata
hackerata. I dipendenti non riuscivano ad accedere alla rete aziendale. Sui monitor
apparivano scheletri e una scritta “Hacked by GOP”, dove GOP sta per Guardians
of Peace. L’azienda scopre presto che tutti i dati interni sono stati
cancellati e che una grande quantità di documenti e informazioni riservate è
stata pubblicata online. A dicembre l’Fbi fa sapere di stare indagando sul caso
e in maniera informale inizia a indicare come responsabile del fatto, tramite
fonti governative anonime, la Corea del Nord.
Intanto,
ieri, nella cosiddetta Repubblica
Popolare Democratica di Corea si sono registrati vari black out di
Internet. Non è chiara la ragione dei
problemi di collegamento della capitale Pyongyang alla rete e se si tratti di
una rappresaglia americana dopo l'azione degli hacker sulla Sony. Sta di fatto
che nelle scorse 24 ore l’accesso del Paese al web era bloccato. Importante
ricordare che la rete coreana chiamata Kwangmyong
non è connessa alla rete mondiale ma è isolata. Permette soltanto di mandare
email, visitare i siti di regime, leggere le news (anche quelle controllate) e
accedere a una biblioteca elettronica.
Oggi sono stati ripristinati alcuni servizi Internet.
A riferirlo è la Bbc online. Le autorità nordcoreane non hanno fatto annunci,
ma esperti americani hanno riferito di un miglioramento della situazione.
La
querelle tra Stati Uniti e Corea del
Nord, nel frattempo, è approdata alle Nazioni Unite.
Il Consiglio di Sicurezza ha dato l’assenso a maggioranza a inserire in agenda una discussione sulla situazione dei diritti umani nello Stato socialista.
Il Consiglio di Sicurezza ha dato l’assenso a maggioranza a inserire in agenda una discussione sulla situazione dei diritti umani nello Stato socialista.
(Fonti: wired.it - ANSA - it.euronews.com
- focus.it - larepubblica.it /foto fonte: wired.it - Getty Images)
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