mercoledì 26 febbraio 2014

CINA, IN UNA CUCINA SU DIECI SI UTILIZZA UN OLIO RICAVATO DALLE FOGNE



Anche le fognature possono essere una fonte di approvvigionamento da utilizzare per condire i piatti. Succede in una Paese come la Cina che non smette mai di stupire per la sua capacità di non buttare proprio nulla, senza badare alla salute dei consumatori.

In una cucina cinese su dieci, soprattutto in quelle dei venditori ambulanti, è utilizzato un olio ricavato dalle fognature. L’olio “di fogna” viene prodotto con olio di scarto recuperato anche dai resti dei macelli e dei filtri. Il tutto viene poi processato chimicamente e rivenduto come olio alimentare. Secondo alcuni esperti, questo olio conterrebbe anche agenti cancerogeni e diverse tossine.


Il governo cinese ha, ovviamente, vietato il suo utilizzo infliggendo norme severe sulla sua vendita. Un uomo è stato condannato all’ergastolo per avere prodotto e venduto questo finto olio. Nonostante il recente caso, ancora le autorità non sono riuscite a fermare la diffusione di questo ricavato.


Attenzione sempre dunque al cibo “made in China”.

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