Finalmente
uno spiraglio di luce si intravede in fondo al tunnel della violenza sulle
donne. In Arabia Saudita è stata istituita una nuova norma che prevede una pena
pecuniaria dai mille ai 10mila euro per chi si dimostra violento nei confronti
della propria moglie.
E’ entrata, infatti, in vigore la legge per
difendere le donne dalle violenze domestiche. Il nuovo provvedimento prevede
anche una pena detentiva di “non meno di un mese e non più di un anno in caso
di recidività”.
Se l’uomo
uccide la propria vittima o le causa infermità permanente, il reato sarà
giudicato secondo la legge islamica della Sharia che prevede punizioni
corporali.
Un piccolo
passo avanti verso il rispetto delle donne e la tutela della loro incolumità dentro
le mura domestiche è stato finalmente fatto in un Paese come l’Arabia Saudita
dove gli abusi erano considerati solo una questione privata da risolvere in
famiglia.
Questa legge
però non riguarda solo le donne ma si estende anche alle violenze contro i
lavoratori stranieri e i bambini.
La
norma è stata approvata dopo anni di pressioni internazionali ma soprattutto grazie alla campagna lanciata dalla Fondazione
King Khalid all’inizio del 2013. La campagna, sostenuta da femministe e attivisti
per i diritti umani, è stata promossa attraverso un’immagine molto evocativa
dove compare una donna con il velo integrale da cui si scorge un livido intorno
a un occhio. La foto è accompagnata dalla scritta: “Alcune cose non possono
essere coperte”.
Nessun commento:
Posta un commento