Si chiama James Harrison
e la sua è una storia di
quelle che fanno riflettere sul valore della vita intesa come dono da offrire
agli altri. Definito “uomo dal braccio d’oro”, Harrison, classe 1936, fu operato
a 13 anni al torace. Durante l’intervento fu necessario fornirgli trasfusioni
per una quantità di circa 12 litri. L’operazione riuscì con successo e al
risveglio James decise che, appena avrebbe raggiunto la maggiore età, sarebbe diventato
un donatore di sangue. Così ebbe inizio la storia di un eroe celato ai più che
è riuscito a salvare 2,4 milioni di bambini con più di 1000 donazioni.
A
18 anni compiuti, Harrison inizia a donare il suo sangue. I medici, dopo i
primi prelievi, scoprono che il suo fluido ha una caratteristica molto rara,
quasi unica. Un gruppo di ricercatori ha, infatti,
rilevato che nelle suo vene scorre un anticorpo capace di curare la malattia di Rhesus, una
forma di anemia che colpisce i neonati con un gruppo sanguigno diverso da
quello della propria madre.
Da
quel momento James, appena maggiorenne, decide di donare più sangue possibile
con un limite imposto dai medici di una donazione ogni 2, 3 settimane.
Così, grazie al suo sangue, è stato creato il vaccino salvavita anti-D, in grado di ristabilire l'equilibro tra cellule immunitarie e plasmatiche dei piccoli affetti dalla grave forma di anemia che può causare danni permanenti.
Così, grazie al suo sangue, è stato creato il vaccino salvavita anti-D, in grado di ristabilire l'equilibro tra cellule immunitarie e plasmatiche dei piccoli affetti dalla grave forma di anemia che può causare danni permanenti.
James
Harrison ha assicurato il suo plasma, con una polizza di 1 milione di dollari, perché
fondamentale per salvare la vita di milioni di neonati. Nel 2011, quando ha
raggiunto il numero di 1000 donazioni in 57 anni, Harrison ha ricevuto una
medaglia dall’Order of Australia ed è stato nominato “Eroe locale” nella
regione del New South Wales. Inoltre, nonostante non abbia vinto il titolo, è
stato candidato come “Australiano dell’anno”.
La
storia di questo eroe insegna che anche quello che può essere un piccolo gesto
gratuito e altruistico ha la capacità di diventare qualcosa di immenso
destinato a salvare milioni di vite umane.
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