giovedì 10 aprile 2014

RIO DE JANEIRO, GLI ABITANTI DI UNA FAVELA CREANO UN “VILLAGGIO SOCIALE”


Anche dal fango può nascere una rosa. Anche da una fabbrica abbandonata può nascere una speranza che dà vita a un villaggio sociale. Accade a Rio, in Brasile. Gli abitanti più poveri di una delle tante favelas presenti nella città hanno preso possesso di un’industria in disuso al fine di trasformarla, appunto, in un villaggio.

All’interno della fabbrica gli uomini sono intenti a recuperare il materiale presente per riconvertirlo e utilizzarlo per costruire delle case. E così tutto ciò che vale la pena di riciclare, dalle tende da doccia alle porte, può trasformarsi, ad esempio, in un tetto o in delle mura.

Non mancano i venditori ambulanti nell’industria abbandonata. Si posizionano ogni giorno nella zona centrale della fabbrica pronti a racimolare qualche soldo.

Compito delle donne è di sorvegliare l’area occupata che diventerà presto la nuova casa dove vivere.

Il movimento di occupazione è stato promosso da un giovane pastore evangelico di 27 anni, André Luiz Ramos, ex spacciatore di droga conosciuto nella favela. Il pastore ha dichiarato di volere realizzare un villaggio sociale. Così, in pochi giorni, 7mila persone hanno aderito al movimento.

Una parte dell'edificio, un ex laboratorio di moda, è occupato dal 1931. Il resto è stato, fino al 2012, un mulino di lino gestito da un francese arrivato in Brasile dopo la seconda guerra mondiale. A detta del 75enne, le autorità locali hanno requisito il sito per convertirlo in alloggi sociali ma il progetto non è mai andato in porto.

Così, quando non arriva il governo, arrivano i cittadini che, armati di voglia di creare qualcosa di buono ma soprattutto desiderosi di realizzare una casa dove vivere dignitosamente, hanno occupato i locali.

Come Eliana Christina di 27 anni. La ragazza condivideva, con i suoi tre figli, due stanze della casa di sua zia con altre quattro persone. Quando ha sentito parlare della fabbrica, Eliana si è precipitata felice di trovare un alloggio.

Il capo della polizia ha dichiarato di non aver ricevuto nessun ordine di intervento, ma gli occupanti rimangono a rischio perché qualsiasi tipo di invasione di un edificio di proprietà altrui, anche se dello Stato, rimane comunque illegale.

(Foto fonte: lemonde.fr)
 
 
 
 

 

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