Si
ritorna alla vecchia maniera in Cina. Niente armi chimiche, bombe, pistole.
Solo coltelli. Sempre strumenti pericolosi in grado di uccidere. E, infatti,
hanno ucciso. Le stime parlano di 33 morti e 100 feriti. Si tratta di un
attacco compiuto da circa 10 persone, tra cui anche donne, in una stazione
ferroviaria di Kunming, una città di circa 3,5 milioni di abitanti nella Cina
sud-occidentale. La notizia è stata diffusa dall'agenzia di stampa cinese Xinhua
intorno all’una di notte di domenica 2 marzo.
Entrati
nella stazione, gli attentatori hanno iniziato a terrorizzare i presenti
colpendoli in modo casuale. Secondo alcune fonti, si tratta di un attentato
organizzato per motivi etnici, religiosi e di ribellione contro il regime di
Pechino. La polizia ha arrestato uno degli assalitori, ora sta cercando gli
altri.
Molte
le foto postate sui social network cinesi per documentare l’accaduto. Le
immagini, però, sono state rimosse poco dopo le pubblicazioni.
Episodi
simili non sono una novità in Cina, ma di questa portata non se ne registravano
da tempo. Sarà il preludio di una nuova rivoluzione?
(foto fonte:
huffingtonpost.co.uk)
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